Dati Reati sugli Animali

Dossier 2020


Analisi dati sul randagismo e fenomeni criminali collegati.
Dati estrapolati dal Dossier Randagismo 2019 della LAV, (Ciro
Troiano), Dossier Zoomafia 2020, LAV, (Ciro Troiano), La
Repubblica, Ministero della Salute, Regione Piemonte, elaborati
e analizzati da Rossano Vincis. (Aggiornamento 26 dicembre 2020)


Le informazioni e i dati inerenti il fenomeno del randagismo, in particolare per i dati inerenti i rifugi gestiti da privati o associazioni, non sono sempre aggiornati e di facile reperibilità, fatta eccezione per i numeri relativi ai cani iscritti nell’anagrafe degli animali d’affezione, non esistono dati ufficiali aggiornati resi pubblici.
Una carenza informativa grave, i dati sono necessari: senza di essi non è possibile fare una analisi e mettere in atto politiche e strategie efficaci per contrastare un fenomeno che causa gravissime sofferenze agli animali e rappresenta un ingente costo per la collettività.
Una mancanza estremamente dannosa, perché per affrontare correttamente un problema, occorre conoscerne le proporzioni, la distribuzione e le criticità.
La nostra analisi non vuole essere un documento tecnico ma uno strumento di lettura eriflessione del fenomeno senza nessun’altra velleità.


Dossier 2020

Classifica per reato Procura TO 2019

Maltrattamento animali68
Abbandono e detenzione incompatibile40
Uccisione animali17
Reati venatori7
Manifestazioni vietate0
Combattimenti0
Uccisione animali altrui0
Traffico animali0

Attività Carabinieri Forestali 2019

Classifica per reato  Procure Piemonte 2019

Maltrattamento animali176
Abbandono e detenzione incompatibile128
Uccisione animali60
Reati venatori17
Uccisione animali altrui14
Traffico animali7
Manifestazioni vietate0
Combattimenti0

Procedimenti per reato Procura Torino anno 2019

Procedimenti per reato Procura TO 2019 vs 2018

Uccisione animali: aumentano i procedimenti "Noti" diminuiscono i procedimenti "Ignoti" e il numero complessivo dei procedimenti. Maltrattamento animali:aumentano i procedimenti "Noti" e "Ignoti" facendo aumentare il numero totale dei procedimenti. Uccisione animali altrui:diminuiscono i procedimenti ma aumentano gli indagati. Abbandono animali, detenzione incompatibile: aumentano i fascicoli e diminuiscono gli indagati.Reati venatori: aumentano i fascicoli senza indagati. Traffico animali: nessun fascicolo aperto ma si registra un'indagato. Nessun procedimento per i reati di manifestazioni vietate e combattimenti clandestini. Ovviamente la mancanza di procedimenti aperti non significa che non vengano commessi questi reati, ma semplicemente non sono state ricevute notizie di reato. Aggiungiamo che le attività d'iniziativa della PG verso questi reati risultano essere ancora poche rispetto alla reale necessità. Quanto appena visto viene confermato dal dato inerente il traffico di animali, apparentemente "fuori contesto" rispetto alle attività operative e ai reati accertati nelle altre regioni d'Italia. Considerando ulteriormente il volume di cani e gatti spostati illecitamente ogni giorno, l'interesse accertato della criminalità organizzata verso il business degli animali da affezione, la considerazione possibile è la mancanza di attività specifica verso questa tipologia di reato.

Totale procedimenti Procure del Piemonte 2019, (mancano i dati di Verbania e Vercelli).

Totale procedimenti Procure Piemonte 2019 vs 2018

Totale procedimenti Procura TO 2019 - 2018

Diminuiscono i procedimenti per il reato di uccisione di animali e uccisione animali altrui, aumentano i reati di maltrattamento, abbandono e i reati venatori.

Delta totale procedimenti Procura TO 2019 vs 2018

Diminuiscono i reati per uccisione di animali e uccisione animali altrui, aumentano i reati sul maltrattamento, abbandono e detenzione in condizione incompatibile e i reati venatori.

Alcuni dati

Animali in famiglia
In Italia risultano censiti 60.000.000 di animali da affezione conviventi nelle famiglie italiane, di
cui 7.000.000 cani e 7.300.000 gatti. Inoltre, sono stati censiti anche 12.800.000 uccelli,
30.000.000 di pesci, 1.800.000 piccoli mammiferi, 1.300.000 rettili.
In Piemonte i cani censiti in famiglia sono 760.706, i gatti 20.426 e i furetti 142, (ovviamente per
i gatti, furetti e altri animali il dato è nettamente superiore ma non essendo obbligatoria la
registrazione attraverso un’anagrafe specifica il numero deriva principalmente dalle
registrazioni volontarie fatte dalle persone che li detengono).
Un terzo degli italiani possiede almeno un animale domestico, (33,6%). Aumentano le famiglie
che accolgono più di un animale, con incrementi dal 4% al 8%, (due o più animali).
Nella maggioranza dei casi si tratta di cani, (40,6%), seguono i gatti, (30,3%), uccelli, (6,7%),
pesci, (4,9%), tartarughe, (4,3%), conigli, (2,5%), piccoli roditori, (2%).
Aumenta notevolmente anche la spesa per gli animali, (33,2% da 50 a 100 euro), (15,4% da
100 a 200 euro), (3,7% da 200 a 300 euro).

La criminalità e gli interessi verso il mondo animale

Interessi occulti e traffici illeciti nel mondo dei canili e rifugi
Alla luce dei dati sopra descritti, dobbiamo rilevare che il fenomeno del randagismo, degli
abbandoni e comunque degli illeciti in danno agli animali è sempre presente e in alcuni casi in
aumento.
Il Piemonte da molto tempo si può considerare una regione in cui il fenomeno del randagismo
endemico, sia stato quasi del tutto eliminato, (anche se i dati riguardanti gli accessi in canile
sembrerebbero dimostrare il contrario), ma purtroppo non possiamo dire lo stesso dei reati e
illeciti commessi sugli animali nella regione, infatti rileviamo un aumento verso gli anni
precedenti.


Fa riflettere quanto indicato recentemente nelle relazioni della D.I.A.
Nelle ultime relazioni semestrali della DIA, (Direzione Investigativa Antimafia), sono riportati,
per la prima volta, attestazioni degli interessi della criminalità organizzata nella gestione dei
canili. In riferimento alla criminalità organizzata campana si legge: «L’attività svolta dai Gruppi
Ispettivi Antimafia, finalizzata a verificare infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore
degli appalti, anche attraverso imprese collegate, conferma il patologico interesse dei clan nella
gestione dei rifiuti, nell’accoglienza e assistenza ai cittadini stranieri, nella custodia e
mantenimento dei cani randagi in canili attrezzati, nella fornitura del calcestruzzo, nel nolo a
caldo, nella realizzazione di lavori edili in generale, nella realizzazione e successiva gestione di
impianti sportivi, interessando a volte gruppi di società». (Relazione del Ministro dell’Interno al
Parlamento sulle attività svolta e risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia.
Gennaio - Giugno 2018, pag. 126).

Dati generali (Rapporto LAV)

Dat 1

Dati salienti

Denunce                                                                            +34%
Indagati                                                                           -1,84%
Fascicoli aperto dalla e Procure           uno ogni 55 minuti
Persone denunciate                               una ogni 90 minuti
I processi celebrati che arrivano a sentenza sono poco meno del 30 per cento, e di questi solo la metà si concludono con sentenza di condanna, i crimini contro gli animali che di fatto vengono puniti con sentenza sono solo una minima parte rispetto a quelli realmente consumati.
(2017vs 2016)

2017 verso 2016 (Rapporto LAV)

Dati 2

Considerazione

Il dato preoccupante evidenziato nella tabella % 2017 vs 2016, è il notevole aumento dei fenomeni criminali sugli animali, in particolare, l’abbandono, 12,84%, con una crescita del traffic di cuccioli e di animali in genere, 10%. A riguardo possiamo affermare che il fenomeno, riguarda in particolare il traffico dal Sud al Nord a opera di privati o di associazioni “animaliste” che sfruttano gli animali per il proprio tornaconto. Fortunatamente la sensibilità delle Istituzioni verso questo problema è aumentata e I risultati iniziano a vedersi, (aumento dei controlli e dei sequestri verso le cosidette “staffette animali”
In calo, secondo I dati LAV, le uccisioni – 13,19% e gli spettacoli -31,82%.
Mentre per il caso delle uccisioni, a nostro modesto parere il calo è dovuto alla mancanza di denunce certe, gli spettacoli sono calati per l’aumento della sensibilità verso tali manifestazioni da parte della società.

Precisiamo che I dati della LAV, si discostano dalle informazioni pubblicate invece da LEAL

Tavola (Procedimenti e indagati)

Dati 3
Nella tabella "Procedimenti e indagati" emerge un dato purtroppo non confortante, infatti possiamo notare che nonostante il numero dei procedimenti aperti dalle Procure in Italia, non corrispone lo stesso numero di indagati.
Questo dato conferma che ancora oggi, vengono aperti molti fascicolo contro ignoti che, purtroppo non porteranno a risultati certi.
L'impegno dovrà essere preso sopratutto dalle persone che decidono di denunciare il reato, assumendo in pieno la responsabilità di quanto dichiarato nell'eventuale denuncia.
Meno denunce contro ignoti e più denunce contro soggetti responsabili dell'eventuale illecito.

Dati L.E.A.L

Dati 4

La pubblicazione dei dati di LEAL, differisce dai precedenti, in particolare per gli abbandoni, aumentati rispetto al 2016, e per l’inserimento dettagliato di alcune voci importanti per la conoscenza dei reati contro gli animali.
Possiamo notare che i casi di sfruttamento, sono costanti, come anche le sevizie, con un leggero incremento. Una informazione interessante è quella riguardante le omissioni di soccorso, anche se il dato non è semplice da documentare per la mancanza di strutture atte allo scopo specifico. 

Tipologia reati 2017 vs 2016 (Rapporto LEAL 2018)

Dati 4

Per quanto concerne il dato sui casi di avvelenamento, riscontriamo un forte aumento rispetto all’anno precedente che rispecchia perfettamente, (anche se in misura ancora ridotta rispetto alla realtà), quanto accadde ogni giorno nel nostro territorio. La mancanza di dati certi e facilmente consultabili,  non facilità la giusta visione della gravità del fenomeno, che come vedremo nelle successive diapositive, ha un impatto nettamente superiore rispetto ai numeri di questa tabella.

Abbiamo riscontrato personalmente la difficoltà di reperire informazioni sui casi di avvelenamento, difficile trovare dati ufficiali e confermati da database puntuali e aggiornati. Fortunatamente oggi, grazie anche alla nostra campagna d'informazione, "Crime Mapping" qualcosa si sta muovendo e probabilmente sarà pubblicato dal competente Ministero, un Registro dei casi di avvelenamento.

Dati Reati per mese (Rapporto LEAL 2018)

Dati 5

Nella tavola " Reati per mese 207-2017" della L.E.A.L, si evidenzia come nel 2017 i reati siano aumentati rispetto all'anno precedente, anche in misura assai preoccupante.
Da tenere a mente nella lettura dei dati che purtroppo, analizziamo esclusivamente i reati denunciati e non abbiamo la misura di tutti i reati che per svariati motivi non arriveranno mai all'Autorità Giudiziaria

Fascicoli aperti Noti-Ignoti (Rapporto LEAL)

Dati 6

Come nel paragrafo precedente, in questo grafico si nota visivamente la differenza tra le denunce "Noti" quindi con responsabile individuato e le denunce "Ignoti" con responsabile non identificato.

Tabella Dettaglio Risposte

Dati 7

Tabella riassuntiva del numero di Procure interessate all'inchiesta della L.A.V con le relative informazioni sulle risposte ricevute.

Avvelenamento 

Dati 8

Secondo i dati presentati durante il 1° Toxy DAY organizzato a Torino lo scorso giugno, tra il 2012 e il 2016 l’Istituto ha analizzato 563 esche rinvenute sul territorio regionale di cui circa il 40% è risultato positivo ad almeno una sostanza tossica. Tra le sostanze più utilizzate vi erano i rodenticidi anticoagulanti e la lumachina poiché facilmente reperibili in commercio, oltre all’impiego comune e ricorrente in alcune “hot area” di pesticidi ormai vietati da tempo in Europa. Il 75% delle esche mostrava una preparazione dal connotato “casalingo” indice di una attività studiata allo scopo di attrarre gli animali, quali vittime designate, e per assicurare un effetto letale. Nel biennio 2017-2018 il trend di positività sembra mantenersi costante.

Bocconi Avvelenati

Dati 9

Un grave problema che purtroppo riscontriamo in aumento è l'avvelenamento degli animali, attraverso l'utilizzo di più svariati prodotti, da quelli chimici, a quelli farmaceutici, sino alle produzioni "artigianali" vedi i bocconi con chiodi, vetri e altri materiali letali se ingeriti dall'animale. 
La difficoltà nel prendere conoscenza di questo terribile fenomeno è la quasi assenza di dati statistici a riguardo.
Dobbiamo affermare che il fenomeno è molto sottostimato  rispetto alla realtà.

Campagna E.R.A

Volantino bocconi